Insonnia e disturbo bipolare

Il termine disturbo bipolare indica un disturbo dell’umore caratterizzato da uno spettro di condizioni che comprende umore depresso ed episodi con sintomi ipomaniacali o manicali, e che colpisce circa il 3% della popolazione1.


È un disturbo ad andamento cronico caratterizzato da numerose ricadute con impatti negativi sulla qualità della vita, rendimento socio-lavorativo e familiare ed è associato ad un alto rischio di mortalità per comportamenti suicidari. Il disturbo ha una patogenesi complessa correlata alla combinazione di elementi genetici neurobiologici e ambientali, e tuttavia, anche se la ricerca negli ultimi anni ha fatto progressi, siamo ancora alla ricerca di fattori predittivi di ricaduta e di gravità del disturbo 1.

In questo contesto un numero sempre maggiore di dati della letteratura indicano che, mentre il buon sonno gioca un ruolo chiave per la salute mentale orchestrando i processi di plasticità neuronale che sono coinvolti nella regolazione delle emozioni e dei processi cognitivi 2,3 nonché della risposta allo stress4, i disturbi del sonno ed in particolare l’insonnia potrebbero contribuire alla disregolazione di questi sistemi coinvolti nella regolazione dell’umore e delle emozioni5. Per questo negli ultimi anni si è iniziato a pensare all’insonnia non come a un semplice sintomo secondario al disturbo bipolare ma come un elemento nucleare che può influenzare negativamente le traiettorie del disturbo bipolare con aspetti clinici e neurobiologici a impatto potenziale su vulnerabilità, gravità, ricadute e resistenza al trattamento5,6.

Dal punto di vista clinico, ad oggi, consideriamo l’insonnia come il disturbo del sonno più frequente con sintomi diurni e notturni, una sindrome cioè “delle 24 ore”, una condizione con impatto negativo sulla vita dei pazienti e frequentemente in comorbidità con i disturbi dell’umore con cui tende a stabilire un rapporto bidirezionale6. L’insonnia può essere infatti un elemento precoce delle forme depressive e maniacali e un elemento presente nelle fasi acute depressive e maniacali nell’80-100% dei casi. L’insonnia è infatti correlata a una maggiore disregolazione emotiva e ad una forte impulsività e a comportamenti aggressivi, disturbi cognitivi, maggior rischio di abuso alcoolico e di farmaci ipnotici sedativi nonché ad elevati livelli di hopelesness e ad un maggior rischio suicidario. L’insonnia incrementa la reattività allo stress nei pazienti bipolari impattando negativamente sulle componenti cognitive ed emotive della resilienza3,6,7. Nel 45-55% dei casi l’insonnia è presente anche nelle fasi intervallari da sintomi e rappresenta un rischio di ricaduta di circa 3-4 volte maggiore;inoltre può favorire la resistenza ai trattamenti impattando così negativamente sull‘intera traiettoria dei disturbi dell’umore. Non ultimo il fatto che l’insonnia è considerata un fattore di rischio per depressione bipolare e unipolare incrementando il rischio di circa 2-3 volte, in effetti si correla molto facilmente a temperamenti affettivi come quello irritabile o ciclotimico che sono imputati nella vulnerabilità al disturbo bipolare3,6.

Da un punto di vista neurobiologico l’insonnia rappresenta un evento stressante per il cervello. Il meccanismo neurobiologico che sostiene l’insonnia è l’iperarousal e cioè l’iperattivazione del sistema dello stress a livello centrale e periferico8. L’insonnia è infatti una patologia stress-correlata che si sviluppa in seguito ad un evento stressante su un terreno biologico predisposto e diventa cronica nell’80% de casi perché l’iperarousal automantiene l’insonnia e il suo ciclo. L’iperattivazione del sistema dello stress e neuroinfiammatorio costituisce un carico allostatico per il cervello favorendo quindi vulnerabilità ai disturbi dell’umore in seguito al verificarsi di eventi stressanti6. Infatti si pensa che l’insonnia possa quindi interferire con i processi di plasticità neuronale necessari per la regolazione delle emozioni e dell’umore favorendone una disregolazione. In particolare l’insonnia provoca una funzionale interruzione del controllo corticale delle emozioni, la “top-down regulation” delle emozioni è alterata e può favorire comportamenti impulsivi. Poiché la corteccia frontale è “off” quando c’è l’insonnia e siamo di fronte ad un quadro di ipofrontalità tutto il processo di “decision making” è alterato portando a decisioni rischiose e quindi al rischio suicidario. Inoltre, l’insonnia favorisce uno stato di infiammazione cronica implicata nella patogenesi dei disturbi dell’umore, una riduzione dei fattori trofici del cervello contribuendo a ridurre BDNF e a provocare misallineamento e alterazioni nella produzione di melatonina, contribuendo a ridurre le neuroprotezioni del cervello9-12. Inoltre, poiché l’insonnia favorisce l’accumulo di beta amiloide e incrementa lo stress ossidativo nel cervello può favorire quadri di neuroprogressione e neurodegenerazione implicati nella cronicizzazione dei disturbi bipolari10. In una prospettiva life-span si è inoltre ipotizzato che l’insonnia e i disturbi del sonno durante il periodo del neurosviluppo possano interferire con i processi di plasticità neuronale, dalla proliferazione al “synaptic pruning”, favorendo l’insorgenza dei disturbi dell’umore in età adulta9.

Valutare e trattare l’insonnia in accordo con le linee guida13 ha quindi delle potenzialità importanti nel disturbo bipolare e potrebbe essere in grado quindi di ridurne il rischio di sviluppo e migliorarne le traiettorie,
migliorando probabilmente la regolazione di emozioni, umore e stress management. Inoltre, avrebbe un ruolo neuroprotettivo importante riducendo il carico allostatico sul cervello e rallentando probabilmente i processi di neuroprogressione caratteristici del disturbo 10,14.

    1. American Psychiatric Association (2013). D-TF, Diagnostic and statistical manual of mental disorders: DSM-5™. 5th ed. Washinghton: American Psychiatric Publishing, Inc.
    2. Nissen, C., Piosczyk, H., Holz, J., Maier, J.,G., Frase, L., Sterr, A., Riemann, D., Feige, B., 2021 Sleep is more than rest for plasticity in the human cortex. Sleep. 44(3): 216
    3. Palagini L, Hertenstein E, Riemann D, Nissen C. Sleep, insomnia and mental health.J Sleep Res. 2022 May 4:e13628.
    4. Lo Martire, V., Caruso, D., Palagini, L., Zoccoli, G., and Bastianini, S. (2020). Stress & sleep: A relationship lasting a lifetime. Neurosci Biobehav Rev 117, 65-77. doi: 10.1016/j.neubiorev.2019.08.024.
    5. Palagini, L., Bastien, C.,H, Marazziti, D., Ellis, J.,G., Riemann, D.,2019. The key role of insomnia and sleep loss in the dysregulation of multiple systems involved in mood disorders: A proposed model.J Sleep Res.28(6):e12841
    6. Hertenstein, E., Feige, B., Gmeiner, T., Kienzler, C., Spiegelhalder, K., Johann, A., Jansson-Fröjmark, M., Palagini, L., Rücker, G., Riemann, D., Baglioni, C., 2019. Insomnia as a predictor of mental disorders: A systematic review and meta-analysis. Sleep Med. Rev. 43, 96–105.
      https://doi.org/10.1016/j.smrv.2018.10.006
    7. Geoffroy, P.,A., Oquendo, M.,A., Courtet, P., Blanco, C., Olfson, M, Peyre, H, Lejoyeux, M., Limosin, F., Hoertel, N., 2021. Sleep complaints are associated with increased suicide risk independently of psychiatric disorders: results from a national 3-year prospective study. Mol Psychiatry. 2021 Jun;26(6):2126-2136.
    8. Riemann, D., Nissen, C., Palagini, L., Otte, A., Perlis, M.L., and Spiegelhalder, K. (2015). The neurobiology, investigation, and treatment of chronic insomnia. Lancet Neurol 14(5), 547-558. doi: 10.1016/s1474-4422(15)00021-6.
    9. Palagini, L., Domschke, K., Benedetti, F, Foster, R.,G, Wulff, K, Riemann, D., 2019 Developmental pathways towards mood disorders in adult life: Is there a role for sleep disturbances?J Affect Disord243:121-132.
    10. Palagini, L., Geoffroy, P.,A., Miniati, M., Perugi, G., Biggio, G., Marazziti, D., Riemann, D. 2021. Isomnia, sleep loss, and circadian sleep disturbances in mood disorders: a pathway toward neurodegeneration and neuroprogression? A theoretical review.CNS Spectr. 11:1-11.
    11. Palagini, L., Geoffroy, P.,A., Riemann, D. 2021 Sleep markers in psychiatry: do insomnia and disturbed sleep play as markers of disrupted neuroplasticity in mood disorders? A proposed model.Curr Med Chem. 2021 Dec 14.
    12. Van Someren, E.J.W. (2021). Brain mechanisms of insomnia: new perspectives on causes and consequences. Physiol Rev 101(3), 995-1046. doi: 10.1152/physrev.00046.2019.
    13. Palagini L, Manni R, Aguglia E, Amore M, Brugnoli R, Bioulac S, Bourgin P, Micoulaud Franchi JA, Girardi P, Grassi L, Lopez R, Mencacci C, Plazzi G, Maruani J, Minervino A, Philip P, Royant Parola S, Poirot I, Nobili L, Biggio G, Schroder CM, Geoffroy PA., 2021. International Expert Opinions and Recommendations on the Use of Melatonin in the Treatment of Insomnia and Circadian Sleep Disturbances in Adult Neuropsychiatric Disorders.Front Psychiatry.12:688890
    14. Biggio, G., Biggio, F., Talani, G., Mostallino, M.C., Aguglia, A., Aguglia, E., et al. (2021). Melatonin: From Neurobiology to Treatment. Brain Sci 11(9). doi: 10.3390/brainsci11091121.

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